Utilizzo attivo e strutturato delle RE.O.Co.
NPL/UTP & Business Plan ai tempi di COVID 19 – soluzioni alternative
Re.O.Co. è l’acronimo di “real estate owned company”.
Lo standard RE.O.Co. viene introdotto con la Legge 130/99; le RE.O.Co hanno lo scopo di salvaguardare il credito e valorizzare il recupero, là dove le aste ed il sistema di recupero coattivo, fallendo, non riescono a dare giustizia né a chi deve recuperare né tanto meno a chi deve saldare i propri debiti.
Statisticamente in una Re.O.Co (dati Centro Studi Astasy Analytics) poco meno del 3% degli asset rappresenta oltre il 31% del volume dei crediti da recuperare. Questo significa che all’interno dei portafogli vi sono dei beni di pregio e degli asset di particolare rilevanza; vi sono hotel, piattaforme commerciali, piattaforme a reddito, Terme, le grandi aree logistiche, i macro cantieri da ultimare, immobili di pregio e di lusso, casali, tenute agricole, vigneti di immenso valore.
Al fine di tamponare la perdita di valore causata dai continui ribassi dovuti al funzionamento poco efficiente e performante della sola giustizia, in questo particolare contesto più che mai, è necessario attivare le RE.O.Co. e acquisire una numero, seppur limitato, di immobili che possano essere successivamente venduti, messi a reddito, gestiti o ceduti con formule nuove di leva e di credito.
Lo scenario RE.O.Co. può delineare una strategia eccellente, e finalmente innovativa, nelle strategie di salvaguardia del credito e della valorizzazione del portafoglio.
Per attuare strategie proficue, è necessario:
• un approccio differenziato per tipologia di asset class
• disporre di una struttura dedicata (oltre all’esperienza del loan manager occorre avere quella dell’immobiliare)
• pianificare il cashflow e la fiscalità adeguatamente (ricordando come principio, per esempio, che nel reposses di beni con condominiali pregresse occorre considerare l’esercizio in corso e quello precedente da saldare)
La RE.O.Co è un altro degli scenari di recupero che, ognuno, ogni singolo gestore, ogni amministratore delegato, ogni operatore, direttore generale, capo crediti, valutatore, analista, consulente esterno, consulente del credito e del debito può e deve prendere seriamente in considerazione.
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