Accordi Stragiudiziali (DPO) & Accordo per la vendita del bene (MAV)
NPL/UTP & BUSINESS PLAN ai tempi di COVID 19
Il 32% delle Esecuzioni Immobiliari (che corrispondono a circa il 74% del totale dei beni posti in asta ogni anno – dati Centro studi Astasy Analytics) hanno la possibilità di trovare un accordo stragiudiziale tra Banca e creditore.
Sono quelle situazioni che trovano in procedura solo il creditore procedente o solo procedente e un secondo intervenuto, spesso il condominio. In alcuni casi, la volontà di mantenere l’immobile collima con la volontà di trovare un accordo tra le parti e quando il debito non è eccessivamente elevato si può pensare ad una sospensione dell’esecuzione, con mantenimento della garanzia, e un piano di rientro in 24 mesi che possa essere agevolato dalla volontà di trovare un accorso stragiudiziale.
Non serve il tribunale, serve la buona volontà tra le parti e serve comprendere i vantaggi a favore di tutte le parti coinvolte.
In alcuni casi, l’accordo può essere trovato anche proponendo il bene in vendita su iniziativa del proprietario, utilizzando alcuni ingredienti essenziali:
- una valutazione attuale del bene
- un agente/consulente immobiliare preparato
- una struttura Legal di supporto (che analizzi perfettamente la procedura, ne comprenda i volumi debitori e costituisca una linea di chiusura e di desistenza oppositiva)
L’obiettivo raggiungibile è quello di arrivare alla vendita del bene in tempi inferiori rispetto alla giustizia: statisticamente un bene posto in vendita a mercato libero viene commercializzato in circa 6 mesi e il valore di recupero, pur dovendo pagare soggetti intervenuti in procedura e professionisti, si attesta statisticamente intorno al 30% in più del presunto incasso giudiziale su quella singola linea!
Un eccezionale risultato che recupera più alla svelta, abbatte ulteriori costi procedurali, incrementa i flussi di cassa del BP e che consente, negozialmente, al proprietario di ESTINGUERE IL PROPRIO DEBITO.
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